Tavola rotonda su intelligenza artificiale e impatti sul mondo del lavoro a Roma: le interviste e il video integrale dell'evento
L’intelligenza artificiale sta trasformando radicalmente il mondo del lavoro, aprendo scenari inediti e criticità di carattere giuridico che l’Artificial Intelligence Act cerca di rendere governabili contrastando i rischi di usi distopici dell’IA, bias, erosione dei diritti dei lavoratori, e invasione della loro sfera privata.
(Sopra: il video integrale dell'evento. Vedasi anche il servizio su Ansa)
Una delle sfide più complesse che ha incontrato il legislatore durante l’iter che ha portato all’approvazione del Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale è stata sicuramente quella di trovare il giusto equilibrio tra la promozione dell’innovazione e della competitività delle imprese europee e un’adeguata protezione dei diritti e delle libertà fondamentali dei cittadini, per far sì che le nuove tecnologie siano al servizio dell’uomo, e non viceversa, e che nessun individuo sia lasciato indietro.
(Nella foto: Ginevra Cerrina Feroni, Vice Presidente del Garante per la protezione dei dati personali)
Nonostante l’AI Act sia la prima legge al mondo che disciplina l’intelligenza artificiale, non mancano tuttavia interrogativi e preoccupazioni su come imprese e professionisti possano gestire la compliance normativa senza perdere competitività a livello internazionale.

(Nella foto: un momento della tavola rotonda presso Europa Experience - Davide Sassoli)
Esperti della materia e rappresentanti delle istituzioni ne hanno parlato durante la tavola rotonda “Nuove tutele e sfide del mondo del lavoro al tempo dell’Intelligenza Artificiale” martedì 21 ottobre 2025 a Roma moderata da Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy, a cui hanno partecipato l’On. Brando Benifei, Eurodeputato e Relatore Artificial Intelligence Act, la Prof.ssa Ginevra Cerrina Feroni, Vice Presidente Garante per la protezione dei dati personali, il Prof. Andrea Sitzia, docente di diritto del lavoro Università degli Studi di Padova, il Prof. Manlio d’Agostino Panebianco, Membro del Comitato Scientifico di Federprivacy, l’Avv. Enrico Barraco, legale cassazionista, e il Dott. Roberto Pizziconi, Consulente del Lavoro, membro del Gruppo di Lavoro Federprivacy per la protezione dei dati del personale. (Vedasi locandina dell'evento)
(Sopra: l'intervista a Ginevra Cerrina Feroni a margine della tavola rotonda presso Europa Experience - Davide Sassoli)
In un'intervista rilasciata ad Ansa a margine dell'incontro, la Vice Presidente dell'Autorità, Ginevra Cerrina Feroni, ha osservato: “Oggi l'intelligenza artificiale sta impattando in modo molto significativo sul mondo del lavoro, ripensando le logiche produttive, le relazioni professionali, e le mansioni dei lavoratori. Con l'AI sono gli algoritmi di intelligenza artificiale che trattano una serie di dati che poi servono per la selezione del personale, per le mansioni del lavoratore e anche per la fine del rapporto di lavoro. Quindi l'intelligenza artificiale sta cambiando radicalmente tutto il sistema così come noi l'abbiamo conosciuto, ed è evidente l’importanza in questa trasformazione epocale di mantenere dei presidi di diritti e di libertà per i lavoratori, presidi che abbiamo già dal 1970 con lo Statuto dei Lavoratori, che è la prima vera garanzia per la privacy del lavoratore, con il divieto di fare indagini sulle opinioni politiche, religiose e sindacali dei lavoratori, e oggi tutti i presidi devono essere attentamente valutati, perché la trasformazione in atto è molto profonda”.
In collegamento dal Parlamento europeo di Strasburgo l'eurodeputato Brando Benifei ha invece ricordato i risultati i risultati del suo lavoro come relatore del nuovo Regolamento UE sull'intelligenza artificiale: “Nell'ambito del lavoro non abbiamo ovviamente vietato l'uso delle AI per monitorare lo stato di salute e contrastare rischi per la salute dei lavoratori, che avviene in moltissimi ambiti in modo estremamente efficace, come per esempio nell'ambito dell'attività medica, ma rispetto al riconoscimento delle emozioni sui luoghi di lavoro per monitorare i lavoratori o gli studenti abbiamo vietato questo uso”.
(Sopra: l'intervista a Manlio d'Agostino Panebianco a margine della tavola rotonda presso Europa Experience - Davide Sassoli)
Al termine dell'incontro, è arrivata anche la chiosa di Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy: "Con l'AI Act ci sono cose che si possono fare, e cose che non si possono fare. Riguardo quelle che si possono fare, vi è sicuramente la necessità di osservare le regole che sono contenute nel nuovo regolamento europeo. Ma ci sono anche trattamenti di dati personali che non si possono fare, perché sono classificati dall’AI Act come ‘rischio inaccettabile’. Occorre quindi prima valutare attentamente se si tratta di un rischio inaccettabile, perché in tal caso è inutile farsi illusioni: non è qualcosa di non consentito perché la burocrazia ostacola il progresso, ma semplicemente perché altrimenti ne sarebbero penalizzati i diritti fondamentali dell'individuo, e vivendo una società democratica, vogliamo continuare a viverci in modo che la tecnologia sia al servizio dell'uomo e non viceversa.”
(Sopra: l'intervista a Nicola Bernardi a margine della tavola rotonda presso Europa Experience - Davide Sassoli)
A proposito dei possibili slittamenti del percorso attuativo dell'AI Act, Benifei ha dichiarato: "Trovo purtroppo inevitabile che ci sia qualche ritardo, ma io non sono favorevole a ritardare l'entrata in vigore rispetto all'agosto 2026, a meno che non sia fornita una spiegazione ragionevole del perché si allungano i tempi. Non si può permettere un meccanismo che rimandi all'infinito per cui poi dopo sei mesi ci ritroviamo di nuovo le organizzazioni di standardizzazione che ci spiegano che le big tech preferiscono rimnadare. Detto molto papale papale, non possiamo quindi accettare questo gioco del cerino in cui l'attuazione del Regolamento venga sempre rimandata in avanti".
(Sopra: l'intervista a Andrea Sitzia a margine della tavola rotonda presso Europa Experience - Davide Sassoli)
In occasione dell’evento, è stato presentato il nuovo libro "Risorse Umane e Protezione dei Dati" edito da Giuffrè Francis Lefebvre a cura di Nicola Bernardi e Andrea Sitzia con l'introduzione di Ginevra Cerrina Feroni. Per maggior dettagli sull'evento, visitare l’Agenda Online.







