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Anche il semplice cittadino commmette reato se viola la privacy

Anche il semplice cittadino compie reato se viola la privacy. L'illecito penale perseguito dall'articolo 167 del decreto legislativo 196/03, infatti, non è limitato all'operatore qualificato ma esteso al semplice cittadino che diffonde dati sensibili senza consenso del titolare, anche se ne è entrato in possesso per caso: chiaro l'incipit della norma incriminatrice che punisce «chiunque» ponga in essere le condotte vietate. È quanto emerge dalla sentenza 13102/23, pubblicata il 29 marzo dalla terza sezione penale della Cassazione.

Corte di cassazione: l'illecito non è limitato all'operatore qualificato

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