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Violati i dati personali di 5,7 milioni di clienti della compagnia aerea Qantas

Qantas ha informato 5,7 milioni di propri clienti che i loro dati personali sono stati compromessi durante un incidente informatico in uno dei suoi call center con sede a Manila nelle Filippine. A seguito di un’analisi forense, la compagnia aerea ha specificato i tipi di dati coinvolti nella violazione.

L’indagine ha confermato che non sono stati esfiltrati dettagli della carta di credito, informazioni finanziarie personali o dettagli del passaporto. Allo stesso modo, gli account “frequent flyer” Qantas non sono direttamente interessati, e non sembrano state compromesse password, PIN o altri dettagli di accesso. La compagnia aerea ha infatti affermato che i dati violati sono insufficienti per ottenere l’accesso a questi account.

Tuttavia, l’analisi ha rivelato che per circa quattro milioni di clienti, la violazione era limitata a nomi, indirizzi email e dettagli di frequent flyer Qantas. All'interno di questo gruppo, 1,2 milioni di record contenevano un nome e un indirizzo email, mentre 2,8 milioni includevano un nome, un indirizzo e-mail e un numero frequent flyer, inclusi anche lo stato del livello del membro. Un sottoinsieme più piccolo di questi record aveva anche saldi di punti e crediti di stato inclusi.

Per i restanti 1,7 milioni di clienti, i record compromessi includevano una combinazione dei campi di dati sopra menzionati, nonché informazioni più sensibili. Questo includeva l'indirizzo, la data di nascita, i numeri di telefono, il sesso e le preferenze di cibo in occasione dei pasti a bordo.
Qantas ha detto che al momento non ci sono prove che nessuno dei dati personali rubati sia stato rilasciato, ma continua a monitorare attivamente la situazione con il supporto di esperti di sicurezza informatica.

“Il nostro obiettivo assoluto dall’incidente è stato quello di capire quali dati sono stati compromessi per ciascuno dei 5,7 milioni di clienti interessati e di condividerlo con loro il prima possibile”, ha dichiarato Vanessa Hudson, CEO del gruppo Qantas. “Da oggi, stiamo raggiungendo i clienti per informarli dei campi di dati personali specifici detenuti nel sistema compromesso e offrire consulenza su come possono accedere ai servizi di supporto necessari”.

Hudson ha anche affermato che ulteriori misure di sicurezza informatica sono state implementate dopo il data breach e che la compagnia aerea rimane in costante contatto con il coordinatore della sicurezza informatica nazionale, l’Australian Cyber Security Centre, e la polizia federale australiana.

Nel frattempo, la compagnia aerea sta esortando i clienti a vigilare per potenziali truffe, in particolare quelle che utilizzano email, messaggi di testo o telefonate che si potrebbero spacciare per la stessa Qantas. La raccomandazione è comunque quella di verificare in modo indipendente l'identità di qualsiasi chiamante, e Qantas ricorda che non richiede mai password o informazioni di accesso sensibili.

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