NEWS

Visualizza articoli per tag: algoritmi

La società Foodinho, controllata da GlovoApp23, dovrà modificare il trattamento dei dati dei propri rider, effettuato tramite l’utilizzo di una piattaforma digitale, e verificare che gli algoritmi di prenotazione e assegnazione degli ordini di cibo e prodotti non producano forme di discriminazione. La società dovrà anche pagare una sanzione di 2,6 milioni di euro. Questa la decisione del Garante per la privacy, la prima riguardante i rider, all’esito di un primo ciclo ispettivo sulle modalità di gestione dei lavoratori di alcune delle principali società di food delivery che operano in Italia.

Etichettato sotto

Il Regolamento dell’Unione europea 2024/1689, noto come “Ai Act”, è in vigore dal 1° agosto 2024, con attuazione progressiva secondo la complessa timeline scandita dall’articolo 113, ma le disposizioni generali e i divieti sono già efficaci dal 2 febbraio 2025.

Quando si chiede a una persona il consenso a trattare i suoi dati personali perché siano dati in pasto a un algoritmo chiamato ad assumere una qualche decisione il consenso non è valido se la persona non è adeguatamente informata delle logiche alla base dell’algoritmo. È la sintesi di una bella Sentenza depositata nei giorni scorsi dai Giudici della Corte di Cassazione.

Il Garante per la privacy ha sanzionato tre Asl friulane, che, attraverso l’uso di algoritmi, avevano classificato gli assistiti in relazione al rischio di avere o meno complicanze in caso di infezione da Covid-19.

Etichettato sotto

Il Garante ha inviato un avvertimento formale al Gruppo editoriale Gedi, per il possibile rischio per i dati di milioni di persone. Gli archivi digitali dei giornali conservano le storie di milioni di persone, con informazioni, dettagli, dati personali anche delicati che non possono essere licenziati in uso a terzi per addestrare l’intelligenza artificiale senza cautele.

L'ideatore dell'algoritmo relativo a una procedura di concorso pubblico va qualificato parte controinteressata all'ostensione, potendo questi, in caso di esibizione, vedere compromesso il proprio diritto a mantenere segreta la regola tecnica in cui si sostanzia la propria creazione.

È questa l’epoca in cui, grazie alla disponibilità di dati e alla crescente capacità computazionale delle macchine, gli algoritmi possono sostituirsi efficacemente alla tipica capacità dell’uomo: decidere. Ed è questa l’epoca in cui ai regolatori di tutto il mondo spetta il delicato compito di disciplinarne l’impiego, in modo che queste decisioni siano a vantaggio dell’uomo e non gli si ritorcano contro.

La Data Protection Commission (DPC) dell’Irlanda ha presentato una denuncia nei confronti di X (ex Twitter) per violazione del GDPR. L’azienda californiana ha attivato un’impostazione che consente di usare i dati degli utenti per l’addestramento della prossima versione di Grok.

Usare un algoritmo per profilare in modo automatizzato le assenze dei dipendenti viola la loro privacy, ed espone il datore di lavoro alle sanzioni del Gdpr. Lo ha stabilito il Commissario per la protezione dei dati personali di Cipro, imponendo sanzioni per 82.000 euro a tre società che operano nel settore delle crociere.

Sin dalla nozione desunta dai papiri di Ahmes del XVII secolo a.c. l'algoritmo consiste in una sequenza finita e ordinata di operazioni elementari e chiare di calcolo che permettono di risolvere un problema. Si tratta di una procedura di calcolo ben definita che consente attraverso un insieme di operazioni effettuate in un determinato ordine, partendo da un insieme di dati (input), di ottenere un risultato atteso (output): lo stesso, applicato a una decisione amministrativa, in via informatica è in grado di valutare e graduare una moltitudine di domande.

Pagina 2 di 4

Il presidente di Federprivacy a Report Rai 3

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy