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Olanda: amministrazione governativa usava illecitamente i dati personali dei cittadini: maxi sanzione da 2,75 milioni di euro per il ministero delle finanze
L'Autorità olandese per la protezione dei dati (Autoriteit Persoonsgegevens) ha inflitto una sanzione di 2,75 milioni di euro all'amministrazione fiscale e doganale del Governo per violazioni del GDPR. L'amministrazione fiscale e doganale, parte del Ministero delle Finanze, per anni avrebbe trattato in modo discriminatorio e illecito i dati sulla doppia nazionalità dei richiedenti l'assegno per la custodia dei figli.
Privacy & lavoro: vietato il controllo massivo e la conservazione illimitata delle email
No al controllo massivo e alla conservazione senza limite delle email. Il Garante per la privacy ha vietato ad una società il trattamento di dati personali effettuato sulle email aziendali dei dipendenti in violazione della normativa sulla protezione dei dati e di quella sulla disciplina lavoristica. La società dovrà ora limitarsi a conservare i dati a fini di tutela dei diritti nel giudizio pendente.
Sanzionata dal Garante Privacy l’università che conservava le mail del docente non più in servizio da due anni
L’Università di Cassino è stato multata dal per non aver disattivato in tempi rapidi la casella di posta elettronica di un docente a contratto dopo la fine del suo incarico, e per non aver risposto correttamente alle sue richieste di accesso e cancellazione dei dati, nonché per aver mantenuto online documenti contenenti informazioni personali oltre i limiti di legge.
Si può imporre ai provider di conservare in maniera «stagna» gli indirizzi IP degli utenti
La Corte Ue precisa - con la sentenza sulla causa C-470/21 - quali debbano essere i requisiti e le modalità di conservazione degli indirizzi Ip da parte dei fornitori di servizi Internet al fine di identificazioni che non debbono però violare in sé i diritti fondamentali degli utenti cui si riferiscono tali dati di accesso alla rete.
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Tabulati telefonici, caos sulla data retention
Sulla data retention è caos negli uffici giudiziari. Ne è esempio quanto avvenuto nell’ufficio Gip di Roma, dove, a distanza di pochi giorni sono state fornite interpretazioni divergenti sull’acquisizione dei tabulati telefonici.
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Videosorveglianza privata, è il titolare del trattamento a decidere sui tempi di conservazione
Il provvedimento generale sulla videosorveglianza dell'8 aprile 2010 non può più essere utilizzato direttamente per fissare i tempi di conservazione dei filmati. Oltre all'accountability infatti c'è anche un errore nel corpo del provvedimento che ne limita l'applicazione generalizzata. Lo ha chiarito la Cassazione, sez. II con l'ordinanza n. 19950 del 16 luglio 2024.
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Videosorveglianza, sui tempi di conservazione il Garante passa la palla alle aziende
Chi installa sistemi di videosorveglianza decide il termine di conservazione delle immagini. E lo deve mettere nero su bianco sul cartello da esporre nelle zone riprese dalle telecamere. È l'effetto della deregulation introdotta dal Regolamento Ue sulla privacy n. 2016/679 (noto con la sigla Gdpr). Il Garante ne prende atto e lo spiega nelle risposte alle domande più frequenti (Faq), diffuse sul suo sito internet. La materia, prima del Gdpr, era disciplinata da un provvedimento generale (l'ultimo è dell'8 aprile 2010) e, nei casi più spinosi, imponeva di ricorrere al Garante per una verifica preliminare (come sistemi integrati di videosorveglianza, sistemi «intelligenti», superamento termini di conservazione delle immagini fissati dal Garante, associazione immagini a dati biometrici, riconoscimento facciale, ecc.).
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Videosorveglianza: la conservazione lunga delle immagini va giustificata
Salvo specifiche disposizioni, spetta all’azienda individuare i tempi di conservazione delle immagini in caso di videosorveglianza, anche nei luoghi di lavoro. È uno dei chiarimenti forniti dal Garante della privacy nelle Faq pubblicate il 5 dicembre 2020. Il Garante ha chiarito alcuni adempimenti legati alla tutela della privacy, che si aggiungono a quelli previsti, sul fronte giuslavoristico, dallo Statuto dei lavoratori.
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Il presidente di Federprivacy al TG1 Rai
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