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'Decreto Trasparenza' e trattamenti di dati personali: tra dubbi ed opportunità
Il Dlgs 104/2022 “Decreto Trasparenza” è stato pubblicato da alcuni mesi, ma i dubbi sono ancora molti; anzi, più si approfondisce il testo e maggiori sono le domande che non trovano risposte esaurienti. In questo articolo si approfondiranno i seguenti elementi, in attesa di ulteriori indicazioni da parte dei Ministeri e degli enti interessati:
Decreto trasparenza e lavoro: le prime indicazioni del Garante per la Privacy
Maggiori controlli e rigorose garanzie per l’utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzato nel rapporto di lavoro, pubblico e privato. Conciliare il rispetto del Gdpr con il Decreto Trasparenza. Supportare i datori di lavoro nella corretta applicazione della nuova normativa. Queste le prime indicazioni, fornite dal Garante per la privacy nella comunicazione inviata al Ministero del Lavoro e all’Ispettorato Nazionale del Lavoro in risposta ai numerosi quesiti ricevuti da Pa e imprese.
Decreto Trasparenza: al lavoratore meglio un'unica informativa privacy
Informativa unica, ma rafforzata, per i lavoratori pubblici e privati: un solo documento con le informazioni sulla privacy e con quelle sui sistemi decisionali e di monitoraggio automatizzato. A raccomandarlo è il Garante della privacy, che ha fornito le sue prime indicazioni a riguardo del rapporto tra decreto Trasparenza (dlgs n. 104/2022) e regolamento Ue 2016/679 (Gdpr). Lo ha fatto in una comunicazione del 13/12/2022 (resa nota dalla newsletter del 24/1/2023), inviata al ministero del lavoro e all'Ispettorato nazionale del lavoro.
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Decreto trasparenza: le disposizioni transitorie non sono poi così tanto transitorie
Il D.lgs 104/2022 cd. “Decreto Trasparenza” non smette di stupire; l’articolo 16 “Disposizioni transitorie” non riguarda necessariamente solo un limitato periodo di tempo ma potrebbe estendere lo stato “transitorio” ad un lungo arco di tempo, creando una possibile disparità tra i lavoratori. In questo articolo si vuole approfondire questo aspetto. L’art. 3 del c.d. “decreto trasparenza” o più correttamente D.lgs. 27.06.2022 n. 104, entrato in vigore il 13 agosto scorso, sottolinea come il suo scopo sia quello di comunicare a ciascun lavoratore in modo chiaro e trasparente le informazioni ivi previste, sul presupposto che la loro conoscenza consenta al lavoratore di tutelare con più efficacia i propri diritti.
Decreto Trasparenza: le informazioni classificate non rientrano negli obblighi di informare i lavoratori, ma occorre effettuare ex ante la valutazione
I nuovi obblighi di informazione del lavoratore e dei sindacati sull’uso dei sistemi automatizzati escludono le informazioni qualificate come segreti aziendali: è il datore, però, a dover effettuare ex ante questa valutazione.
Decreto Trasparenza: non tutti i trattamenti automatizzati prevedono necessariamente una componente decisionale
Il D.lgs 104/2022 “Decreto trasparenza” è stato pubblicato da poco più di un mese e già si sono aperti molti dibattiti, vista la complessità delle tematiche trattate e l'indeterminatezza di alcuni aspetti. Recenti Circolari, la n. 4 dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro e la n. 20 del Ministero del Lavoro, hanno cercato di chiarire alcuni punti. In questo articolo si affronteranno alcune tematiche relative alla protezione dei dati personali; nello specifico:
Decreto Trasparenza: sistemi automatizzati, l’informativa va delimitata
Il decreto Trasparenza (Dlgs 104/2022) contiene un adempimento che, a distanza di quasi un mese dalla sua entrata in vigore, sta generando tanti dubbi interpretativi negli uffici del personale: l’informativa relativa ai «sistemi decisionali e di monitoraggio automatizzati». Questa definizione viene direttamente dal diritto comunitario, dove viene già utilizzata per altri fini; ad esempio, nel Gdpr (regolamento 2016/679) è previsto il divieto di assoggettare un singolo individuo a una decisione generata «unicamente» da sistemi automatizzati, a meno che non siano previste adeguate misure di tutela dei diritti della persona.
Decreto Trasparenza: webinar sulle implicazioni per la protezione dei dati personali
Lo scorso 13 agosto è entrato in vigore il Dlgs 104/2022 (c.d. “Decreto Trasparenza”) introducendo una serie di implicazioni organizzative e problematiche, parti delle quali ancora aperte; tra queste quelle relative alla protezione dei dati personali. Considerando il fabbisogno formativo degli addetti ai lavori sui temi di questo nuovo decreto, Federprivacy ha organizzato per il 28 settembre un webinar con l’obiettivo di affrontare, in modo puntuale, le tematiche relative alla protezione dei dati personali per comprendere le implicazioni e quali misure, a livello tecnico ed organizzativo, devono/possono essere poste in atto per la presa in carico di quanto previsto dal Decreto. La finalità dell’intervento è quella di fornire, in relazione agli aspetti relativi alla protezione dei dati personali.
Il 19 dicembre ultima edizione del webinar sul Decreto Trasparenza e le implicazioni per la protezione dei dati personali
A seguito dell’entrata in vigore del Dlgs 104/2022, (c.d. “Decreto Trasparenza”) che ha introdotto una serie di una serie di implicazioni organizzative e problematiche, parti delle quali ancora aperte, tra le quali quelle relative alla protezione dei dati personali, Federprivacy ha organizzato un ciclo di incontri sui temi di questo nuovo decreto a cui hanno partecipato quasi 200 addetti ai lavori. Lunedì 19 dicembre si svolgerà l'ultimo dei webinar in programma.
Il DPO e l'attività di audit sul Decreto Trasparenza
Il Decreto Trasparenza (Dlgs 104/2022) recentemente introdotto coinvolge in modo significativo, come già noto e trattato, tematiche relative alla protezione dei dati. In questo articolo si desidera approfondire un aspetto peculiare ma trascurato: la tematica dell'audit che si può pianificare e condurre a fronte di tale criterio.
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