I vizi sulle modalità di installazione del trojan non rendono inutilizzabile l’intercettazione
Se l’autorizzazione è corretta, allora i vizi delle modalità non travolgono tutta l’intercettazione con trojan. A questa conclusione approda la Corte di cassazione con la sentenza n. 32428 della Quinta sezione penale con la quale è stata respinta una serie di motivi di ricorso contro un’operazione di intercettazione disposta attraverso l’installazione di virus informatico. I difetti di documentazione - In particolare, la difesa di un imputato di traffico di stupefacenti, aveva lamentato una scarsa precisione dei decreti autorizzativi nell’indicare le modalità con le quali la polizia giudiziaria aveva potuto utilizzare il personale di una ditta specializzata nellePer leggere questo articolo devi essere registrato ed effettuare il login!