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Trasferimenti dati negli Usa, massima allerta verso i web provider

Trasferimenti dati negli Usa, massima allerta verso i web provider

Nel limbo il traffico di dati personali verso gli Usa. Dopo la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea (Cgue) del 16 luglio 2020, che ha annullato l'accordo Ue/Usa sull'export di dati (accordo enfaticamente battezzato scudo privacy o Privacy Shield), non si sono viste immediate ripercussioni (secondo qualcuno sarebbero state catastrofiche), e i principali operatori interessati (sono nomi conosciuti da tutti perché interessano servizi di messaggistica, cloud, social network, distribuzione planetaria di prodotti) hanno, fino a oggi, tutt'al più modificato le loro schede informative sui loro siti internet.

Rilevazione della temperatura nelle istituzioni dell'Ue, gli orientamenti forniti dal Garante europeo

Rilevazione della temperatura nelle istituzioni dell'Ue, gli orientamenti forniti dal Garante europeo

Sono diverse le istituzioni europee, agenzie e organismi europei, che nel contesto della loro strategia per organizzare il ritorno negli uffici hanno implementato controlli della temperatura corporea come parte delle misure di salute e sicurezza per contrastare la diffusione della contaminazione da Covid-19, ma il Garante europeo per la protezione dei dati (Edps) chiede cautela, affermando che alcune operazioni coinvolte in questo processo "possono costituire un'interferenza nei diritti degli individui alla vita privata".

Non c'è la tenuità del fatto per chi diffama sui social

Non c'è la tenuità del fatto per chi diffama sui social

Chi crea profili falsi sui social network, nella fattispecie Facebook e Linkedin, e si rende quindi responsabile dei reati di diffamazione aggravata e sostituzione di persona, non può avvalersi della disposizione codicistica relativa alla particolare tenuità del fatto. E’ quanto stabilito da una recente sentenza della Corte Suprema di Cassazione in materia di Reati informatici.

Inps bacchettato sulla privacy, il tribunale di Roma conferma la multa del Garante

Inps bacchettato sulla privacy, il tribunale di Roma conferma la multa del Garante

Inps condannato per il software automatizzato usato nei controlli delle assenze per malattie. Il tribunale di Roma (sentenza 4609/2020) ha confermato l'ingiunzione 492 del 29/11/2018, con cui il Garante privacy aveva ordinato all'ente il pagamento di 40 mila euro. Il giudice ha respinto l'opposizione dell'Inps contro l'ingiunzione, accertando che lo stesso ha commesso plurime violazioni del Codice della privacy.

Uno schema per certificare la conformità al Gdpr

Uno schema per certificare la conformità al Gdpr

Lo Schema ISDP 10003:2020 ha tradotto i 99 articoli e i 173 considerando del Gdpr in controlli operativi – Con esso non si certifica il sistema di gestione, che pure sussiste, bensì il processo, il prodotto, il servizio - Lo Schema è gratuito ed è arricchito da una check list che può essere utilizzata per una verifica del gap dell'organizzazione rispetto ai requisiti in esso ordinati.

WhatsApp, l'allerta della Polizia: attenzione all'invio codici di attivazione. Così rubano i profili

WhatsApp, l'allerta della Polizia: attenzione all'invio codici di attivazione. Così rubano i profili

Allerta da parte della Polizia su una truffa telefonica che sfrutta il nome della più famosa app di messaggistica, Whatsapp, per copiare i profili degli utenti su altri dispositivi.  «Per attivare l’App di messaggistica Whatsapp sul proprio smartphone - si legge sul profilo Facebook del Commissariato di PS Online - è necessario inserire un codice che viene inviato tramite SMS sul dispositivo. Tramite questa procedura i cybercriminali riescono a far recapitare alla vittima un sms nel quale viene chiesto l’invio di tale codice facendo apparire come mittente il numero di telefono di un contatto presente in rubrica.

Il Presidente di Federprivacy a Settegiorni su Rai Uno

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