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Datore di lavoro installa una microspia nella vettura usata dai dipendenti, il tribunale lo condanna per un reato non più previsto dal Codice Privacy
Il mistero dell’articolo 167 codice della privacy sul trattamento di dati senza consenso: è ancora reato? Ciò che sembrava estinto ha mostrato la sua vitalità in una sentenza depositata nel 2020. Ma non pare proprio che ciò basti a dimostrare la reviviscenza di una sanzione penale, assorbita dal sistema sanzionatorio amministrativo del Gdpr. In ogni caso, l’interprete si muova con molta cautela e consapevolezza del diritto transitorio (articolo 24 del d.lgs. 101/2018). Ma spieghiamoci meglio, partendo dalla vicenda concreta al centro della sentenza evocata.
Emergenza Coronavirus, fin dove può spingersi il tracciamento degli smartphone?
La stagione dell’emergenza consente, anzi impone, giustificate e proporzionali limitazioni anche alle libertà fondamentali, come tutti gli italiani stanno sperimentando a proposito della libertà di circolazione. Ma questa è anche la stagione della paura. Quella che i contagi aumentino in modo esponenziale e quella conseguente relativa al mancato rispetto delle disposizioni adottate.
Emergenza Covid-19: geolocalizzazione? sì, ma anonima
Ok alla geolocalizzazione anonima anti pandemia. Le norme in materia di protezione dei dati personali non si applicano ai dati che sono stati adeguatamente anonimizzati. È quanto affermato dal Comitato europeo per la protezione dei dati, Edpb (che riunisce i garanti europei), che ha diffuso una dichiarazione sul trattamento dei dati personali nel contesto dell'epidemia di Covid-19.
Garante Privacy, no alla geolocalizzazione dei dipendenti in smart working
Il datore di lavoro non può geolocalizzare i dipendenti in smart working. Lo ha affermato il Garante privacy nel comminare una sanzione di 50mila euro ad un'Azienda che rilevava la posizione geografica di circa cento dipendenti durante l’attività lavorativa svolta in modalità agile.
Garante Privacy: il dipendente ha diritto di accedere ai dati sulla geolocalizzazione
Il Garante privacy ha comminato una sanzione di 20mila euro a una società incaricata della lettura dei contatori di gas, luce e acqua, per non aver dato idoneo riscontro alle istanze di accesso ai dati di tre dipendenti.
Google è sotto inchiesta per l’uso dei dati della geolocalizzazione
Google è di nuovo nel mirino delle autorità di controllo in Europa. Questa volta è la Data Protection Commission irlandese (Dpc) ad aver avviato un’indagine sul colosso di Mountain View per valutare se la sua attività di raccolta e uso dei dati personali violi le norme previste dal Gdpr. In particolare, la commissione ha puntato il faro sul trattamento e la condivisione dei dati relativi alla geolocalizzazione, usati dalla compagnia anche nella profilazione dei suoi utenti anche per fini commerciali.
Google sbatte contro la privacy e ora deve pagare un maxi risarcimento da 392 milioni di dollari per aver ingannato gli utenti sulla geolocalizzazione
Era stato accusato di aver ingannato gli utenti sulla privacy inducendoli a pensare erroneamente che per disattivare il rilevamento della loro posizione bastasse disattivare la funzione nelle impostazioni del proprio account, quando invece Google continuava a geolocalizzarli raccogliendo questo tipo di informazioni. E adesso il colosso tecnologico della Silicon Valley dovrà pagare un maxi risarcimento di 392 milioni di dollari.
Google traccia i movimenti degli utenti, anche se impostazioni privacy dicono no
Molti servizi Google sui dispositivi Android e IOS registrano i movimenti degli utenti, anche se le impostazioni sulla privacy selezionate chiedono esplicitamente di non farlo. Un nuova inchiesta dell’Associated Press ha infatti dimostrato che i dati sulla posizione vengono continuamente registrati da Google, anche se l’utente ha utilizzato un’impostazione di privacy che ne vieta esplicitamente la raccolta e il trattemento. I risultati riportati dall’analisi di Ap sono stati poi confermati anche dai ricercatori di informatica della Princeton University degli Stati Uniti.
I nuovi iPhone condividono la posizione dell'utente anche se l'impostazione è disabilitata
Nonostante la privacy sia uno dei punti di forza, più volte sottolineato durante i vari eventi pubblici, Apple questa volta ha avuto il suo bel da fare per rassicurare gli utenti. Recentemente, infatti, Brian Krebs, un esperto di sicurezza ha rivelato che i nuovi iPhone 11 condividono la posizione degli utenti in modo intermittente, anche se l’impostazione è disabilitata.
Il Garante Privacy apre un’istruttoria sulla geolocalizzazione dei positivi al Covid-19 da parte della polizia locale di Ravenna
In relazione alle recenti notizie di stampa secondo le quali la Polizia locale di Ravenna tratterebbe dati personali relativi alla geolocalizzazione dei soggetti positivi al Covid-19 per verificare il rispetto della misura dell’isolamento, il Garante per la privacy ha aperto un’istruttoria ed ha inviato al Comune una richiesta di informazioni.
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