La piattaforma di messaggistica Signal blocca l’intelligenza artificiale di Windows per tutelare la privacy degli utenti
Signal, la piattaforma di messaggistica competitor di WhatsApp, ha pubblicato una nota ufficiale in cui spiega di aver disattivato in automatico la possibilità per l'Intelligenza artificiale in uso su computer Windows, di catturare schermate dei messaggi inviati e ricevuti. Infatti, Recall conserva in maniera automatica, una memoria visiva di tutto ciò che l'utente fa sul proprio pc, per richiamarlo in un secondo momento.

Non è la prima volta che Windows 11 desta serie preoccupazioni per la privacy degli utenti, e adesso la sua funzione Recall disponibile dalla fine di aprile sui PC Copilot+ ha sollevato diverse criticità che derivano dall'implementazione di un tool, a livello di sistema, che mantiene in memoria tutti gli screenshot dell'attività recente dell'utente.
Signal, ad esempio, ha deciso di intervenire alla radice e ha rilasciato un aggiornamento per la sua app di messaggistica che blocca del tutto la possibilità per Recall di acquisire screenshot quando questa è in esecuzione. Per fare ciò, l'ultima versione di Signal per Windows implementa lo stesso tipo di DRM che viene utilizzato dalle applicazioni come Netflix per fare in modo che l'utente non registri o catturi immagini di film e serie TV, solo che in questo caso il blocco avviene non per tutelare il diritto di copyright, bensì la privacy dell'utente.
"Nonostante gli aggiornamenti - si legge sul blog di Signal - Recall continua a mettere a rischio qualsiasi contenuto visualizzato anche su applicazioni che tutelano la privacy come la nostra". La nota cita il paradosso che si crea quando si usano app di messaggistica protette le cui conversazioni possono essere messe a rischio da funzionalità che salvano sul computer le istantanee dei messaggi. Così come WhatsApp, Signal ha sviluppato un'app desktop, da usare su pc, con le stesse prerogative della controparte su smartphone, focalizzata sulla privacy. "Microsoft non ci ha dato scelta", sottolinea Signal.
Ovviamente è possibile disattivare l'utilizzo del DRM da parte di Signal (basta andare su Impostazioni, Privacy e Sicurezza Schermo), tuttavia è caldamente sconsigliato farlo, in quanto lo scopo di un'app di messaggistica come Signal è proprio quello di mantenere un elevato standard di sicurezza riguardo la cifratura delle chat, sicurezza che viene meno nel momento in cui è il sistema operativo a catturare ogni singola conversazione.
Secondo quanto riferito da Joshua Lund di Signal, è assolutamente fondamentale che, man mano che ci addentriamo verso un mondo di sistemi operativi sempre più interconnessi con le intelligenze artificiali, venga lasciata la possibilità per gli sviluppatori di fare in modo che i contenuti delle app possano essere del tutto estromessi da questi sistemi, al fine di garantire la privacy dell'utente.
Lund conferma che Recall offre delle impostazioni che permettono all'utente di bloccarne il funzionamento su certe app (o sui tab di navigazione web in incognito), tuttavia queste sono tutte procedure attive da parte dell'utente, quindi è necessario un intervento manuale che non sempre avviene. L'aggiornamento di Signal punta a bloccare in modo passivo l'intervento pervasivo di Recall, lasciando la scelta all'utente di abbassare il proprio livello di privacy solo quando necessario.






