Gli italiani si preoccupano della privacy, ma sottovalutano i rischi oltre lo smartphone
In un mondo sempre più permeato dalla tecnologia e dall’Intelligenza Artificiale, una nuova ricerca condotta a livello europeo da Samsung rivela che in Italia quasi 9 persone su 10 (90%) esprimono preoccupazione per la propria privacy in relazione a queste innovazioni, con il 45% che si dichiara addirittura molto preoccupato.

Tuttavia la maggior parte dei consumatori si preoccupa della sicurezza del proprio smartphone, nonostante altri dispositivi smart in casa raccolgano dati personali e siano potenzialmente altrettanto vulnerabili alle minacce.
La ricerca di Samsung, condotta su oltre 8.000 rispondenti tra Millennial e Gen Z in tutta Europa, evidenzia che più di un terzo (36%) dei giovani europei non pensa mai alla sicurezza dei propri elettrodomestici smart. Al contrario, 1 persona su 2 (49%) riflette quotidianamente sulla privacy del proprio smartphone, un dato significativo se si considera l’elevata connettività dei dispositivi smart e la previsione che entro il 2028 le case intelligenti in Europa supereranno i 100 milioni.
Lo studio evidenzia come la gestione della privacy possa risultare opprimente per molti: 1 persona su 5 (18%) la considera eccessivamente complessa e il 75% la percepisce come fonte di stress. In Europa, la Spagna è il Paese dove questo tema genera maggiore tensione (88%), seguita da Grecia (87%), Francia e Italia (75%).
In particolare, in Italia le apprensioni sul tema spaziano dal timore di subire furti di denaro legati all’accesso illecito a dati sensibili (66%), alla preoccupazione relativa all’uso dei metadati a scopo identificativo (54%).
Le risposte degli intervistati indicano una profonda lacuna educativa in materia di privacy. 8 italiani su 10 (85%), dichiarano che la tutela della privacy di un device è un aspetto fondamentale al momento dell’acquisto eppure, nonostante una crescente consapevolezza, molti si sentono ancora impreparati ad agire concretamente:
- Solo l’11% ritiene di essere molto preparato sul tema della privacy
- Un terzo (33%) accetta le impostazioni predefinite delle app senza comprenderle appieno
- Solo il 36% è consapevole di quali dati le proprie app e dispositivi raccolgano
- Quasi due terzi (67%) ritengono di non avere il pieno controllo dei propri dati sui dispositivi che utilizzano
- Il 68% degli intervistati sente il bisogno di maggiore educazione sull’uso di dati e sulla privacy
- 1 italiano su 10 (13%) non crede che i brand produttori e sviluppatori proteggano effettivamente i suoi dati.
Questi timori impediscono ai consumatori di sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie più recenti. Il 15% % non ha condiviso dati tra dispositivi smart nell’ultimo anno per timori legati alla sicurezza, dimostrando che gli italiani non stanno sfruttando appieno la vita connessa e i vantaggi che può offrire. Molti ammettono di rinunciare ai benefici della tecnologia nella vita quotidiana, rinunciando così a opportunità di lavoro o eventi di networking (17%), offerte personalizzate (16%) e consigli di viaggio (16%).
Eppure, due terzi affermano che sarebbero più propensi ad abbracciare completamente l’Intelligenza Artificiale e le soluzioni smart per la casa se comprendessero meglio come queste possano migliorare il loro stile di vita (67%) e si sentissero sicuri del fatto che i loro dati sono protetti (65%).
Fonte: Samsung






