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Covid-19, l'industria della telefonia mobile valuta un sistema di tracciamento mobile globale

L'industria della telefonia mobile ha esplorato la possibilità di creare un sistema globale di condivisione dei dati in grado di tracciare le persone in tutto il mondo, come parte di uno sforzo per frenare la diffusione del Covid-19.

 

Il quotidiano britannico The Guardian ha appreso che un alto funzionario di GSMA (i.e. Global System for Mobile Communications che rappresenta gli interessi di 750 operatori di telefonia mobile e venditori in tutto il mondo e aiuta a stabilire standard internazionali per le aziende), un ente internazionale di standardizzazione per l'industria della telefonia mobile, ha discusso con almeno una società in grado di rintracciare le persone a livello globale attraverso i loro dispositivi mobili e ha confermato in questa discussione una possibile creazione di un sistema globale di condivisione dei dati.

Qualsiasi azione per creare tale sistema di tracciamento rappresenterebbe una grande escalation negli sforzi per utilizzare i dati sulla posizione del telefono cellulare per contribuire ad arginare la pandemia e potrebbe suscitare preoccupazioni tra gli esperti di privacy e sicurezza, nonché tra i sostenitori delle libertà fondamentali dell’individuo.

Fino ad ora l'uso del tracciamento dei telefoni cellulari nella lotta contro Covid-19 è stato limitato ai governi nazionali, che stanno monitorando i dati all'interno dei loro confini o in discussioni con operatori di telefonia mobile e società tecnologiche in merito. Il concetto di un sistema internazionale di rintracciamento mobile andrebbe oltre, consentendo alle autorità di monitorare i movimenti e potenzialmente monitorare la diffusione della malattia oltre i confini.

Lo scopo di una tale rete globale sarebbe quello di mettere in atto la "tracciabilità dei contatti", consentendo alle autorità di utilizzare i dati sulla posizione mobile per tenere traccia delle persone con cui una persona infetta da Covid-19 potrebbe essere venuta in contatto.

"In questa situazione di emergenza, la GSMA e i suoi membri stanno facendo tutto il possibile per aiutare la lotta globale contro Covid-19", ha dichiarato Mats Granryd, direttore della GSMA, in una nota inviata al Guardian. "Stiamo collaborando con operatori, responsabili delle politiche e organizzazioni internazionali in tutto il mondo per esplorare i big data mobili e le soluzioni di intelligenza artificiale per combattere questa pandemia mentre aderiamo ai principi di privacy ed etica".

I sostenitori dell'utilizzo della tecnologia del telefono cellulare nelle emergenze mediche affermano che informazioni accurate e aggiornate possono essere uno strumento vitale e di contrasto al diffondersi della pandemia.

David Kaye, relatore speciale delle Nazioni Unite sulla libertà di espressione, ha inoltre affermato che non è necessariamente una cosa negativa per i governi utilizzare la tecnologia come mezzo per aiutare a controllare il virus. Ma ha detto che c'erano importanti norme sullo stato di diritto che dovevano essere prese in considerazione se fossero state messe in atto misure di emergenza, incluso il possibile monitoraggio delle persone da parte delle compagnie di telefonia mobile.

Soluzione auspicabile, sarebbe l'utilizzo di un tracciamento come paventato da alcuni stati tra cui il Regno Unito, utilizzando i dati anonimi della rete mobile che non vada a ledere di diritti di riservatezza delle persone, senza intaccare le loro libertà fondamentali. Princìpi quali l’anonimizzazione e la minimizzazione, per cui non vengano raccolti dati per così dire superflui a tale proposito, misure adeguate e consigliate anche ai sensi dell’art. 32 del GDPR sono centrali, in una lotta alla pandemia che deve trovare e percorrere tutte le strade necessarie alla sua proliferazione, non in maniera sproporzionata senza pregiudicare uno “Stato Globale di Diritto”.

Note Autore

Amedeo Leone Amedeo Leone

Consulente della sicurezza informatica, Socio membro e Delegato provinciale per Biella di Federprivacy

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