Usa: Meta ritenuta colpevole di aver violato il “California Invasion of Privacy Act” per raccolta illecita di dati sul ciclo mestruale di milioni di donne
Secondo il verdetto di una giuria che si è espressa nell’ambito di una class-action in California, Meta avrebbe raccolto intenzionalmente dati sanitari riguardanti il ciclo mestruale delle utenti di Flo, un’app per monitorare la propria fertilità che conta 60 milioni di utilizzatrici.

Il colosso tecnologico di Mark Zuckerberg avrebbe così violato le leggi sulla privacy trattando informazioni sensibili sulla salute delle donne senza ottenere il loro consenso, e utilizzandole per scopi di tracciamento online per gli annunci pubblicitari, sfruttando questa tipologia di app che rappresentano una vera e propria “miniera d’oro” per la profilazione commerciale.
I querelanti avevano accusato Flo e Meta di raccogliere illecitamente dati sanitari privati, come le date del periodo e gli obiettivi di fertilità, tramite l’app Flo in violazione del California Invasion of Privacy Act.
Presentata nel 2021 contro Flo, la causa aveva dapprima riguardato anche Google e le società di analisi degli annunci AppsFlyer e Flurry, anche se poi Google e Flo erano uscite indenni dalle accuse accordandosi con la Federal Trade Commission.
“Questo verdetto trasmette un chiaro messaggio sulla protezione dei dati sanitari digitali e sulle responsabilità delle Big Tech” - hanno affermato Michael P. Canty e Carol C. Villegas, avvocati che hanno condotto il processo - “Aziende come Meta che traggono un profitto occulto dalle informazioni più intime degli utenti e devono essere ritenute responsabili. Il risultato di oggi rafforza il diritto fondamentale alla privacy, soprattutto quando si tratta di dati sanitari sensibili”.
Dal canto suo, Meta non è affatto d'accordo con il verdetto e sostiene di non aver mai intercettato gli utenti di Flo: “Siamo fortemente in disaccordo con questa decisione e stiamo esplorando tutte le opzioni legali. Le affermazioni dei querelanti contro Meta sono semplicemente false. La privacy degli utenti è importante per Meta, motivo per cui non vogliamo dati sulla salute o altre informazioni sensibili, e le nostre policy vietano agli sviluppatori di inviarcene”.
Fonte: Court House News






