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Con il provvedimento del 24 novembre l’Agenzia delle Entrate riscrive le regole sull’emissione e la ricezione dei documenti, con un’attenzione particolare alle informazioni che possono essere utilizzate per i controlli.

Siglata dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e dal Direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, la convenzione per l’accesso alle banche dati, da parte degli ufficiali giudiziari, finalizzato alla ricerca telematica dei beni da pignorare in seguito alla richiesta di un creditore o da sottoporre a procedura concorsuale su richiesta del curatore. La notizia arriva con un comunicato stampa congiunto pubblicato il 24 giugno 2023.

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Un signore affitta un immobile ma non paga le tasse. L’Agenzia delle Entrate e Riscossione vuole recuperare le somme ed effettua il pignoramento dei canoni di locazione che gli inquilini dovrebbero versare al locatore, individuandoli come terzi. Peccato, però, che il contratto di locazione è terminato da tempo e, addirittura, l’uomo ha venduto l’immobile.

Capita frequentemente che, negli elenchi prodotti dall'Agenzia delle Entrate Riscossione per documentare l’invio delle raccomandate ai contribuenti, compaiano nominativi e indirizzi di soggetti estranei al procedimento in corso. La Corte di giustizia tributaria di primo grado di Roma ha giudicato illegittima tale prassi perchè lesiva della privacy.

Le indagini sono ancora in corso da parte della Polizia Postale e dei tecnici informatici dell'Agenzia delle Entrate per fare accertamenti sull' attacco hacker con il quale sarebbero stati sottratti circa 78 gigabyte di dati all'Agenzia. Ma nel frattempo sarebbe stata individuata l'effettiva vittima dell'attacco informatico sui dati fiscali: uno studio tributario di Agrate Brianza, ha infatti rilasciato un comunicato in cui riconosce come propri i documenti sottratti dai criminali informatici.

I controlli anonimi dell'Agenzia delle entrate violano la privacy. La pseudonimizzazione (oscuramento temporaneo dei dati) non fornisce garanzie e chi sarà sottoposto a controlli generati dall'algoritmo anonimo non ha il diritto di rettifica. Antonello Soro, garante della privacy chiede al governo la riscrittura dell'articolo 86 della legge di Bilancio che dà ampi poteri al fisco in nome della lotta all'evasione. Senza una riscrittura, con la previsione di paletti e garanzie per i contribuenti, la norma, dice in sintesi il Garante, nella memoria depositata ieri in commissione bilancio del Senato, è in palese violazione con il regolamento privacy.

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Sì del Garante per la privacy alla sperimentazione di processi automatizzati per la lotta all’evasione fiscale, ma nel rispetto di precise garanzie a salvaguardia dei diritti dei cittadini. L’Agenzia delle entrate potrà iniziare ad utilizzare in via sperimentale modelli predittivi del rischio evasione attraverso la selezione automatizzata di posizioni fiscali dei potenziali evasori, anche mediante lo scambio di informazioni con amministrazioni estere.

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Il nuovo sistema di fatturazione elettronica per i professionisti sanitari, che andrà a regime dal 1° gennaio 2026, è in linea con la normativa in materia di protezione dei dati personali. Il chiarimento del Garante privacy risponde ad alcuni quesiti, rivolti all’Autorità, da parte degli operatori che effettuano prestazioni sanitarie nei confronti dei loro pazienti.

Il concessionario della riscossione ha l'obbligo di conservare la copia della cartella di pagamento, anche quando si sia avvalso delle modalità semplificate di diretta notificazione della stessa a mezzo di raccomandata postale. Lo ha stabilito l'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, con la decisione 4/2022 del 14 marzo. Palazzo Spada ha aggiunto che «qualora il contribuente richieda la copia della cartella di pagamento, e questa non sia concretamente disponibile, il concessionario non si libera dell'obbligo di ostensione attraverso il rilascio del mero estratto di ruolo, ma deve rilasciare una attestazione che dia atto dell'inesistenza della cartella, avendo cura di spiegarne le ragioni».

Per il bonus vacanze verifica anche da parte dell'esercente al momento del pagamento del conto in albergo. Quest'ultimo dovrà infatti collegarsi all'area riservata del sito web dell'Agenzia delle entrate, inserire il Qr code e aspettare il via libera sulla possibilità di applicare il tax credit. Mentre il credito di imposta con cui lo stato ristorerà l'esercente, potrà essere utilizzato subito a partire dal giorno dopo l'applicazione dello sconto.

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