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Apple rispetta davvero la privacy? Dal cloud alle foto, che cosa succede ai nostri dati
Apple sostiene da tempo di avere a cuore la privacy dei suoi utenti. In parte questo accade per il modello di business (che prevede la vendita di prodotti e servizi e non la monetizzazione degli utenti trattandone i dati con soggetti terzi, come fanno ad esempio Facebook e Google) e in parte per scelta consapevole del suo fondatore Steve Jobs ma soprattutto del Ceo Tim Cook, che guida l'azienda dall'agosto del 2011 e che ha più volte manifestato l'intenzione di proteggere le informazioni dei suoi clienti anche in situazioni complesse, come il caso dell'iPhone bloccato di uno degli attentatori di San Bernardino, che l'FBI aveva chiesto di modificare per poter essere sbloccato (Apple ha rifiutato più volte e poi la FBI ha proceduto con altri mezzi a raccogliere le informazioni ).
Cloud computing: attenzione agli aspetti privacy!
Come è noto il cloud computing è un sistema di implementazione di risorse basato su “nuvole” di computer realizzate e gestite da grossi providers, in grado di fornire ai clients finali servizi di storage e processoring. Il cloud computing rappresenta per le sue caratteristiche la soluzione del momento per molte aziende grandi e piccole, che hanno bisogno ciclicamente di notevoli risorse e che non sono in grado di sostenerne gli ingenti costi.
Cloud Computing: il codice di condotta CISPE approvato dall'European Data Protection Board
Il Codice di Condotta CISPE (Cloud Infrastructure Services Providers in Europe) è stato approvato dall’European Data Protection Board (EDPB). A renderlo noto con un comunicato stampa è Aruba, che è tra i membri fondatori del CISPE. Alla luce dell’approvazione, il CISPE è quindi il primo codice paneuropeo nato per uniformare la regolamentazione in ambito cloud, in conformità con il GDPR, con l’obiettivo principale di permettere ai cittadini e alle imprese europee di proteggere i propri dati personali all’interno dello Spazio economico europeo.
Cloud nella Pubblica Amministrazione: indagine coordinata dei Garanti europei
E' partita la prima indagine coordinata del Comitato europeo per la protezione dei dati personali (EDPB). 22 autorità nazionali di controllo del SEE (lo Spazio economico europeo), compreso il Garante privacy italiano, verificheranno l’utilizzo di servizi cloud da parte dei soggetti pubblici. L’iniziativa si inserisce nel Quadro di attuazione coordinata (CEF – Coordinated Enforcement Framework) adottato dall’EDPB nel mese di ottobre 2020, al fine di potenziare le attività di enforcement e cooperazione fra le autorità di controllo.
Corte Ue: la ‘copia privata’ ai sensi della direttiva sul diritto d'autore si applica anche alla memorizzazione nel cloud
La Cgue ha affermato che l'eccezione detta per «copia privata» - ai sensi della direttiva sul diritto d'autore - si applica anche alla memorizzazione nel cloud di una copia a fini privati di un'opera protetta. La sentenza sulla causa C-433/20 ha poi chiarito che l'equo compenso (denominato appunto " copia privata") non deve gravare necessariamente sul fornitore del cloud dove avviene la memorizzazione.
Cosa è il 'cloud computing'?
Con la definizione “cloud computing” (in italiano “nuvola informatica”) si indicano una serie di tecnologie che permettono di elaborare, archiviare e memorizzare dati grazie all’utilizzo di risorse hardware e software distribuite tramite Internet per mezzo di server, risorse di archiviazione, database e software.
Dieci domande (e dieci risposte) da porsi per scegliere un cloud provider
Cloud computing è espressione che corrisponde ad un fenomeno esteso, un universo da anni in costante crescita e che investe ormai ogni ambito o settore di attività: una varietà di tecnologie e di tipologie di servizio imperniate sull’uso/fornitura di applicazioni informatiche, sulla capacità di gestione, elaborazione, condivisione e conservazione di dati in un contesto immateriale, altro rispetto a strumenti e infrastrutture di tipo tradizionale.In questo articolo si prendono in esame 10 domande e 10 rispettive rispettive risposte da porsi prima di scegliere un cloud provider.
Germania e Francia ora vogliono controllare tutti i propri dati
Un accordo firmato il 19 settembre per un piano comune sull’intelligenza artificiale applicata a manifattura e produzione industriale e l’idea di mettere in piedi un infrastruttura cloud indipendente dai servizi forniti dai giganti del web americani. Germania e Francia guardano al futuro e scendono in guerra per il controllo dei propri dati.
Google Workspace: l’azienda che lo usa sarà davvero in regola con il Gdpr?
Gira la voce tra alcuni reparti IT che le aziende che usano i servizi in cloud di Google, come la posta elettronica, gli applicativi office o il drive virtuale, siano completamente a norma: vero oppure falso? In effetti il CEO di Google ha rilasciato dichiarazioni che, da una superficiale lettura, danno adito a tutta una serie di implementazioni da parte di Google, con lo scopo di voler alzare l’asticella sulla protezione dei dati personali legandola ad alcuni strumenti messi a disposizione delle aziende clienti, il tutto proprio in funzione del decaduto Privacy Shield.
Il Tribunale di Roma obbliga Apple a consegnare alla vedova il cloud del marito morto
Apple deve prestare assistenza alla vedova per il recupero dei dati dell'account iPhone del marito morto improvvisamente, "anche mediante consegna delle credenziali di accesso", perché la volontà di recuperare video e foto, anche dei e per i figli piccoli, rientra tra quelle "…ragioni familiari meritevoli di tutela" indicate dal Codice della privacy (Dlgs n. 101/2018). Lo ha deciso il Tribunale di Roma, ordinanza del 10 febbraio 2022 (Rgn 63936/21), accogliendo il ricorso di una mamma contro Apple Distribution International Limited.
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