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Perù: nella causa di separazione a stabilire l'assegno da versare per il mantenimento dei figli è ChatGpt

Nella causa fra i genitori è l'intelligenza artificiale a stabilire il mantenimento che il padre deve versare al minore. Accade in Perù, dove la Corte superiore di Giustizia di Lima Sud ricorre a Chat Gpt per dirimere la controversia tra mamma e papà, decidendo in base ai calcoli dell'algoritmo che l'uomo dovrà destinare il 20 per cento del suo reddito all'assegno per le figlia, mentre in Italia la chatbot di OpenAi è ancora bloccata dal Garante privacy. È quanto emerge dal provvedimento adottato il 27 marzo scorso nell'expediente 00052-2022-18-3002-Jp-Fc-01.

Nella causa fra i genitori è l’intelligenza artificiale a stabilire il mantenimento che il padre deve versare al minore

Contributo proporzionale. Bocciato l'appello del padre contro la sentenza del tribunale che gli impone di versare alla bimba oltre un quinto delle sue entrate di tenente dell'esercito peruviano. Il calcolo dell'intelligenza artificiale sulle entrate delle parti consente al magistrato Frank Paul Flores García di confermare la decisione del giudice di prime cure. In base all'articolo 481 del codice civile locale sul mantenimento pesano stabilisce le esigenze del minore, le possibilità economiche dei genitori, le vicende personali delle parti ma anche le obbligazioni cui è soggetto l'onerato. L'ufficiale ha altri due figli da mantenere, mentre il debito che ha contratto con la banca non risulta assunto per esigenze familiari ma ha natura personale. La bambina, a più di un anno di vita, ha bisogno di tutto: dal latte artificiale alle vitamine, passando per cure mediche, spese di abbigliamento e attività ricreative. La mamma deposita una tabella che prevede una spesa mensile di 1.324 pen (nuevo sol peruviano), circa 320 euro, ma non riesce a dimostrare tutti gli esborsi. Risultato: per soddisfare le esigenze della bimba servono almeno mille pen al mese, meno di 250 euro. Ma il fatto che l'obbligazione delle parti sia solidale non implica che i genitori debbano concorrere in parti uguali: ciascuno contribuisce in base a quanto guadagna.

Conto vincolato. Qui scatta l'aiuto dell'intelligenza artificiale di Chat Gpt: con i suoi guadagni l'uomo mette insieme il 78,10 per cento delle risorse disponibili, mentre la donna il restante 29,90; è giovane e in salute, deve ritenersi arrivi al minimo vitale di 1.025 sol al mese. Risultato: il contributo mensile di 781 pen posto a carico dell'uomo rappresenta il 21,34 per cento del suo reddito di 3.659 pen, dunque è corretto quanto stabilito dal primo giudice. La somma deve essere versata in banca su un conto aperto ad hoc e intestato alla mamma. E gli altri figli dell'uomo? Le somme complessivamente versate dal padre rientrano nella soglia del 60 per cento del reddito fissata dall'articolo 648, numero 6, Cpc.

Fonte: Italia Oggi del 14 aprile 2023

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