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Il Dpo non deve firmare le informative privacy o assumere ruoli tipici del titolare del trattamento
Anche in materia di sanità pubblica il responsabile della protezione dei dati personali (DPO) è un mero consulente che non deve firmare le informative o assumere ruoli tipici del titolare del trattamento. La responsabilità e gli obblighi privacy gravano infatti su quest'ultimo soggetto ovvero l'azienda sanitaria locale con tutta la sua struttura organizzativa e dirigenziale. Così il Garante per la protezione dei dati personali con l'ordinanza ingiunzione 8/2022.
Il DPO non è un ruolo di rappresentanza e non può svolgere i propri compiti nei ritagli di tempo
Da fissare un monte ore congruo per l'attività di Dpo. Non è un ruolo di rappresentanza, ma un soggetto che le scuole devono coinvolgere sistematicamente in ogni evenienza riguardante il trattamento dei dati personali. Non può essere, pertanto, un compito svolto nei ritagli di tempo.
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Il Garante della Privacy sanziona quattro comuni per inadempimenti sul Data Protection Officer
Con l’adozione di quattro provvedimenti sanzionatori nei confronti di enti locali, il Garante Privacy ha concluso la prima fase dell’indagine avviata per verificare il rispetto dell’obbligo di comunicazione all’Autorità dei dati di contatto del Responsabile della protezione dei dati (RPD, o Data protection officer, DPO).
Il Garante incontra i Responsabili della Protezione dei Dati
In occasione della definitiva applicazione del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (Regolamento UE/2016/679), il 24 maggio, a Bologna (Palazzo dei Congressi - Piazza della Costituzione 4), il Garante privacy incontrerà i Responsabili della Protezione dei Dati (RPD). L'obiettivo è offrire a queste nuove figure - centrali nel processo di attuazione del principio di "responsabilizzazione" (accountability) - le prime indicazioni utili per l'attuazione dei compiti e per la definizione delle modalità di relazione con l'Autorità.
Il responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza può fare il DPO in un ente pubblico?
Il Garante italiano ha chiarito che l'attribuzione delle funzioni di responsabile della protezione dei dati al responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza, considerata la molteplicità degli adempimenti che incombono su tale figura, potrebbe rischiare di creare un cumulo di impegni tali da incidere negativamente sull'effettività dello svolgimento dei compiti che il Regolamento europeo 2016/679 attribuisce al responsabile della protezione dei dati.
Il ruolo del Data Protection Officer nei sistemi di age verification
La tematica dell’age verification è quanto mai attuale e promossa anche dalle autorità di controllo europee, sebbene con degli inviti alla prudenza circa l’adozione di tali sistemi. Difatti, è indubbio che internet sia e debba essere un luogo sicuro anche per i minori.
Il ruolo del Data Protection Officer nel contesto di un’attività ispettiva del Garante Privacy
Nell’ambito delle attività necessarie al fine di garantire la conformità con la normativa, è necessario che il Titolare predisponga anche una “procedura ispezioni” o “di collaborazione con l’autorità”, che definisca i soggetti da coinvolgere ed i comportamenti da tenere in caso di ispezioni dell’autorità di controllo.
Il ruolo del Data Protection Officer nella gestione delle risorse umane con i sistemi di intelligenza artificiale
La gestione delle risorse umane rientra indubbiamente tra le funzioni di un’impresa a maggiore impatto sotto il profilo della tutela dei dati personali. In questo contesto, il DPO assume un ruolo cruciale, chiamato a verificare la conformità al GDPR e alle normative vigenti di ogni trattamento dei dati personali effettuato, mantenendo impregiudicata la tutela dei diritti dei lavoratori.
Il ruolo del Data Protection Officer nella tutela del whistleblower
Tra le attività che richiedono il necessario coinvolgimento del Data Protection Officer nel contesto lavorativo rientrano senza dubbio quelle derivanti dall’applicazione dell’istituto giuridico del whistleblowing, in ragione dell’evidente impatto del medesimo in ambito privacy. Tale istituto assume sempre maggior rilievo all’interno dell’ordinamento, anche alla luce degli attesi sviluppi normativi. Come noto, infatti, entro il 31 dicembre 2021 gli Stati Membri dovranno recepire la Direttiva UE 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni, sia in ambito pubblico sia nel settore privato.
Il ruolo del Dpo durante la Fase-2: un corso per affrontare i periodi di emergenza
Nel caso di una situazione emergenziale come quella del Covid-19 il ruolo del Dpo è messo a dura prova, in quanto anche se non chiamato dalla direzione aziendale deve essere comunque presente e vigile, fornendo il suo contributo anche di fronte alla valutazione di situazioni del tutto nuove come quelle relative alla rilevazione di parametri (e non solo quelli della temperatura corporea), ma anche considerando gli aspetti relativi allo smart working ed alle implicazioni connesse. Anche in questo caso, è fondamentale la capacità del Data Protection Officer di documentare le misure poste in atto e le indicazioni fornite a tutela di tutti i soggetti coinvolti.
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Tavola rotonda su privacy e intelligenza artificiale nel mondo del lavoro
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