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Privacy, due aziende su tre fanno ancora acqua sul Regolamento UE
Il conto alla rovescia prima che la nuova normativa sulla data protection divenga applicabile è iniziato da 4 mesi, ma il 64% delle aziende non si sono ancora attivate per adeguarsi, e il 68% ammette la difficoltà ad individuare dove siano effettivamente ubicati i dati dei clienti. Al 6° Privacy Day Forum, Licia Califano spiegherà l'importanza di non procrastinare, e Claudio Filippi farà il punto sulle sanzioni, che con le nuove regole potranno arrivare fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato dei trasgressori.
Privacy, il nuovo Regolamento Europeo è entrato in vigore
Iniziato il conto alla rovescia di due anni entro cui le aziende pubbliche e private dovranno adeguarsi per non esporsi a multe fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato annuo. Ne parlano gli esperti oggi in un convegno a Milano, dove è stato presentato anche una nuova guida alle novità della normativa comunitaria. Bolognini: "Cammino verso un nuovo orizzonte di privacy 3D". Bernardi: "Aziende non potranno più trattare la privacy come una mera questione burocratica".
Privacy, in libreria la nuova edizione della guida alle novità
Pubblicata la nuova edizione del libro "Privacy e regolamento europeo, guida alle novità" edito da Ipsoa, che fornisce un quadro generale sulla normativa comunitaria che sarà direttamente applicabile dal 25 maggio 2018. Testo di 300 pagine, già disponibile anche in formato digitale. Multe fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato dei trasgressori. Bernardi: "Opportunità unica di sfruttare il mercato digitale, con la possibilità di trattare i dati sotto un unico ombrello normativo".
Privacy, l’Italia si adegua alle norme Ue. Condono tombale sulle violazioni dei dati personali
Il governo, dopo innumerevoli esitazioni, ha finalmente trasmesso alle Camere il decreto di adeguamento nazionale al regolamento europeo sulla privacy. Un decreto che, in verità, migliora di molto la “brutta” versione che era circolata all’indomani dell’approvazione preliminare da parte del governo, il 21 marzo scorso.
Privacy: Ue, rischio ritardo Italia su nuove regole
L'Italia rischia di essere in ritardo per l'applicazione delle nuove regole Ue sulla privacy che partono il 25 maggio. E, anche se ci sono le elezioni in vista, l'amministrazione deve lavorare per essere pronta in tempo. E' l'allarme lanciato dalla commissaria Ue alla giustizia Vera Jourova a 100 giorni dall'avvio del 'General Data Protection Regulation'.
Pronto per le camere il dlgs di armonizzazione al GDPR
Punita l'acquisizione fraudolenta e la diffusione di ingenti dati personali; a 16 anni il consenso dei minori per la rete; la sanità perde l'obbligo del consenso e oblazione in vista per le violazioni amministrative del vecchio codice della privacy. Codice che, seppure, amputato in larga parte, rimane in piedi. Viene, tra l'altro, abrogato integralmente l'allegato B sulle misure minime di sicurezza (la violazione delle quali non costituisce più reato). Sono alcuni dei punti dello schema decreto legislativo di armonizzazione dell'ordinamento italiano al regolamento Ue sulla protezione dei dati (n. 2016/679), operativo dal 25 maggio 2018. Lo schema di decreto, che entrerà in vigore la stessa data, già approvato in via preliminare il 21 marzo 2018, ha subito più di una stesura, ma l'ultima bozza di cui si sintetizza qui il contenuto, con ogni probabilità verrà bollinata oggi dalla Ragioneria generale dello stato e successivamente trasmessa in parlamento per l'acquisizione dei pareri delle competenti commissioni parlamentari.
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Pubblicata la proposta di revisione del GDPR: molto rumore per nulla
La prima bozza di revisione del GDPR è stata pubblicata il 21 maggio dalla Commissione Europea, la quale ritiene che le modifiche proposte potranno avere un impatto significativo sulle PMI e le “small-mid caps”, riducendo i costi di gestione della conformità normativa e includendo le esigenze di queste ultime nei codici di condotta e nei meccanismi di certificazione.
Pubblicato il Decreto Privacy tra restrizioni e semplificazioni. Al via il Dpo per le procure
Viene alla luce il D.lgs 10 agosto 2018, n. 101 che, intervenendo sul Codice Privacy D.lgs 193/03, lo rende compatibile con le norme del GDPR. Sarebbe stato auspicabile un azzeramento del vecchio Codice, come in un primo tempo prospettato, che avrebbe certamente semplificato l’opera di lettura normativa. Ma così non è stato.
Qual è l’ambito di applicazione del GDPR con riferimento al territorio?
L’intento chiaro del legislatore europeo è di evitare lacune di tutela che riguardano lo spazio europeo (si tratta sostanzialmente di una affermazione di sovranità). La norma sconta, quindi, la dimensione ubiquitaria dei trattamenti in rete.
Rai Parlamento, il presidente di Federprivacy parla delle novità del Gdpr
Privacy, è diventato operativo il nuovo Regolamento Ue sulla protezione dei dati, che introduce norme uguali per tutti i Paesi dell'Unione. Utenti che d'ora in poi saranno più tutelati. Dopo due anni di transizione, dunque, in tutta Europa la gestione dei dati personali cambia prospettiva. Sono moltissime le novità in arrivo con cui dovranno confrontarsi tutti: aziende, enti pubblici, professionisti e naturalmente anche social network e siti web, temi di cui ha parlato Rai Parlamento.
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Il presidente di Federprivacy al TG1 Rai
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