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Web 4.0 e mondi virtuali: la strategia UE

Recentemente l’11 luglio 2023 la Commissione europea ha adottato una nuova strategia sul web 4.0 e i mondi virtuali per guidare la prossima transizione tecnologica e garantire ai cittadini, alle imprese e alle amministrazioni pubbliche dell'UE un ambiente digitale aperto, sicuro, affidabile, equo e inclusivo.

Michele Iaselli, Coordinatore del Comitato Scientifico di Federprivacy

(Nella foto: l'Avv. Michele Iaselli, Coordinatore del Comitato Scientifico di Federprivacy)

Internet si sta evolvendo a un ritmo estremamente rapido: dopo il web 3.0, la terza generazione di internet che si sta sviluppando attualmente, caratterizzata principalmente dall'apertura, dal decentramento e dalla piena responsabilizzazione degli utenti, la prossima generazione, il web 4.0, renderà possibili un'integrazione tra oggetti e ambienti digitali e reali e migliori interazioni tra esseri umani e macchine.

In particolare per Web 4.0 si intende quella che, secondo le previsioni, sarà la quarta generazione del World Wide Web. Tramite l'uso delle più avanzate forme di intelligenza artificiale e ambientale, dell'Internet delle cose, di transazioni blockchain affidabili nonché di mondi virtuali e capacità XR, gli oggetti e gli ambienti digitali e reali saranno pienamente integrati e comunicheranno gli uni con gli altri, consentendo esperienze realmente intuitive e immersive e combinando senza soluzione di continuità il mondo fisico e quello digitale.

Si realizza, quindi, quanto già preannunciato in tempi non sospetti da Norbert Wiener, difatti, l’aspetto della comunicazione fra uomini e macchine e tra macchine era già stato approfondito dal noto studioso, che aveva creato una nuova scienza denominata “cibernetica” il cui obiettivo é proprio quello dello “studio scientifico del controllo e della comunicazione nell’animale (uomo) e nella macchina”.

Il termine “cibernetica” viene dal greco κυβερνητική (kybernetiké), che indica appunto l’arte di “governare”, “dirigere” e che deriva a sua volta dal verbo κυβερνάω (kybernáo), riferito all’azione di chi pilota una nave stando al timone.

Questa scienza ha indubbiamente anticipato le caratteristiche fondamentali dell’Internet of Things (IoT), difatti con questo termine si fa riferimento ad infrastrutture nelle quali innumerevoli sensori sono progettati per registrare, processare, immagazzinare dati localmente o interagendo tra loro sia nel medio raggio, mediante l'utilizzo di tecnologie a radio frequenza (ad es. RFID, bluetooth etc.), sia tramite una rete di comunicazione elettronica.

Le prospettive dell'economia dell'UE dopo il 2030, pubblicate a marzo, indicano la digitalizzazione come uno dei principali motori dell'economia e il web 4.0 come un importante elemento di transizione tecnologica, capace di creare un mondo interconnesso senza soluzione di continuità, intelligente e immersivo. Secondo le stime, le dimensioni del mercato mondiale dei mondi virtuali aumenteranno dai 27 miliardi di € del 2022 a oltre 800 miliardi di € entro il 2030.

I mondi virtuali incideranno sul modo di vivere insieme delle persone, offrendo opportunità e rischi da affrontare. La nuova strategia mira a creare un web 4.0 e mondi virtuali che rispecchino i valori e i principi dell'UE, in cui i diritti delle persone si applichino pienamente e le imprese europee possano prosperare.

La Commissione UE ha adottato una nuova strategia sul web 4.0 e i mondi virtuali per guidare la prossima transizione tecnologica

I mondi virtuali (di cui l’annunciato metaverso rappresenta un importante esempio) offrono notevoli opportunità per il settore industriale e per quello sociale. Nel settore manifatturiero, grazie ai cosiddetti "gemelli virtuali" sarà più facile testare e ottimizzare i processi produttivi, rendendoli più efficienti e sostenibili. Nell'industria culturale e creativa, i mondi virtuali offrono nuovi modi per creare, promuovere e distribuire contenuti europei e dialogare con il pubblico.

Il numero di casi d'uso per tali tecnologie è ampio e interessa tutti i settori di fabbricazione dei prodotti (macchine simulate, fabbriche, trasporti, reti e altri sistemi complessi)

Un altro esempio è la possibilità di utilizzare accurati modelli tridimensionali per simulare gli effetti del riscaldamento globale al fine di trovare soluzioni migliori e più efficienti sotto il profilo energetico.

Una delle più importanti opportunità offerte dai mondi virtuali riguarda il campo dell'istruzione e della formazione, in particolare nel settore medico, per scenari quali le situazioni di emergenza o le simulazioni chirurgiche. In questo campo i mondi virtuali permettono infatti di ridurre i rischi di complicazioni chirurgiche e rendono possibile una migliore precisione della diagnosi. Grazie a delle vere e proprie aule virtuali studenti e insegnanti potranno visualizzare materie astratte o simulare esperimenti scientifici senza correre alcun rischio.

La strategia è in linea con gli obiettivi per il 2030 del programma strategico per il decennio digitale e con 3 dei suoi pilastri fondamentali della digitalizzazione: competenze, imprese e servizi pubblici. Il quarto pilastro (infrastrutture) è oggetto del pacchetto connettività della Commissione e dei più ampi sforzi di quest'ultima in materia di capacità cloud, edge e di calcolo.

La strategia affronta inoltre l'apertura e la governance globale dei mondi virtuali e del web 4.0 come componenti specifiche di azione.

1. Responsabilizzare le persone e rafforzare le competenze per promuovere la consapevolezza e l'accesso a informazioni affidabili e creare un bacino di talenti di specialisti del mondo virtuale. Entro la fine del 2023 la Commissione promuoverà i principi guida per i mondi virtuali proposti dal panel di cittadini ed entro il primo trimestre del 2024 svilupperà orientamenti per il pubblico attraverso un "pacchetto di strumenti per i cittadini". Data la necessità di disporre di specialisti dei mondi virtuali, la Commissione collaborerà con gli Stati membri per creare un bacino di talenti e sosterrà lo sviluppo delle competenze, anche in modo specifico per le donne e le ragazze attraverso progetti finanziati dal programma Europa digitale e per i creatori di contenuti digitali attraverso il programma Europa creativa.

2. Imprese: sostenere un ecosistema industriale web 4.0 europeo per alimentare l'eccellenza e ovviare alla frammentazione. Non esiste ancora un ecosistema UE in grado di riunire i diversi attori della catena del valore dei mondi virtuali e del web 4.0. Nell'ambito di Orizzonte Europa la Commissione ha proposto un partenariato sui mondi virtuali, che potrebbe iniziare nel 2025, per promuovere l'eccellenza nella ricerca e sviluppare una tabella di marcia industriale e tecnologica per i mondi virtuali. Per promuovere l'innovazione la Commissione sosterrà inoltre i creatori e le imprese UE del settore dei media nella sperimentazione di nuovi strumenti di creazione, riunirà sviluppatori e utenti industriali e collaborerà con gli Stati membri per sviluppare spazi di sperimentazione normativa per il web 4.0 e i mondi virtuali.

3. Pubblica amministrazione: sostenere il progresso sociale e i servizi pubblici virtuali per sfruttare le opportunità che i mondi virtuali possono offrire. L'UE sta già investendo in iniziative importanti, come Destination Earth (DestinE), i gemelli digitali del territorio per le comunità intelligenti o l'European Digital Twin Ocean per permettere ai ricercatori di far progredire la ricerca scientifica, alle industrie di sviluppare applicazioni di precisione e agli enti pubblici di assumere decisioni informate in materia di politiche pubbliche. La Commissione sta avviando due nuove iniziative faro pubbliche: "CitiVerse", un ambiente urbano immersivo che può essere utilizzato per la pianificazione urbana e la gestione, e un "Virtual Human Twin" ("essere umano virtuale gemello") europeo che riprodurrà il corpo umano a supporto di decisioni cliniche e terapie personalizzate.

4. Definire standard a livello mondiale per mondi virtuali e un web 4.0 aperti e interoperabili, impedendo che siano dominati da pochi operatori di grandi dimensioni. La Commissione collaborerà in tutto il mondo con i portatori di interessi nella governance di internet e promuoverà standard del web 4.0 in linea con la visione e i valori dell'UE.

Naturalmente l’avvicinarsi di questo mondo ipertecnologico comporta la necessità di garantire un’adeguata tutela ai cittadini. Per quanto riguarda la protezione e l'applicazione dei diritti delle persone fisiche e delle imprese nel mondo digitale, il regolamento sui servizi digitali e il regolamento sui mercati digitali introducono un sistema globale di responsabilità rispettivamente per i fornitori di piattaforme e motori di ricerca e per i fornitori di servizi di piattaforma di base. Queste norme sono applicabili anche ai mondi virtuali e al web 4.0.

Il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) tutela il trattamento dei dati personali, mentre il diritto dei consumatori dell'UE, in particolare la direttiva sulle pratiche commerciali sleali, protegge dalla manipolazione delle scelte e delle transazioni online dei consumatori. Il regolamento relativo ai mercati delle cripto-attività (MiCA), adottato di recente, contempla le cripto-attività non disciplinate dalla legislazione vigente in materia di servizi finanziari. Tutti questi regolamenti svolgeranno un ruolo molto importante nel contesto dei mondi virtuali emergenti.

Note Autore

Michele Iaselli Michele Iaselli

Coordinatore del Comitato Scientifico di Federprivacy. Avvocato, docente di logica ed informatica giuridica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Docente a contratto di informatica giuridica presso LUISS - dipartimento di giurisprudenza. Specializzato presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II in "Tecniche e Metodologie informatiche giuridiche". Presidente dell’Associazione Nazionale per la Difesa della Privacy. Funzionario del Ministero della Difesa - Twitter: @miasell

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