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L'integrazione tra privacy e cybersecurity è fondamentale per garantire la protezione dei dati nell'era dell'intelligenza artificiale (IA), in cui la raccolta, l'elaborazione e l'uso dei dati sono sempre più diffusi e complessi.

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Negli ultimi tempi hanno fatto il giro del mondo notizie allarmanti su TikTok, passando dalle dichiarazioni rilasciate dal direttore dell’FBI Chris Wray che ha alzato i toni durante un’audizione al Congresso degli Stati Uniti, fino all’ordine firmato lo scorso 29 dicembre dal presidente Joe Biden, che ha bandito l’uso della popolare app da tutti i cellulari in uso ai dipendenti federali.

Anche Linkedin, social network professionale per eccellenza con quasi 1 miliardo di utenti nel mondo, è bersaglio di hacker e truffatori. A metterlo in evidenza è una ricerca di NordLayer, società che si occupa di cybersecurity.

Il 2021 è stato un anno particolarmente critico sul fronte della cybersecurity e della protezione dei dati. Ad evidenziarlo è il rapporto del Cnaipic, il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche, che lo scorso anno ha gestito 5.434 attacchi informatici significativi, con 110.524 alert di sicurezza e una media di 15 attacchi al giorno ai danni di servizi informatici di sistemi istituzionali, infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale, infrastrutture sensibili di interesse regionale, e grandi imprese.

Martedì, 08 Maggio 2018 11:07

Ospedali sotto assalto degli hacker

I cyber criminali si stanno specializzando nell'attacco alla Sanità e mirano anche alle macchine a raggi X o per le risonanze magnetiche. Lo segnala un recente rapporto di Symantec e dà bene la cifra di come stia evolvendo il problema della cyber security nel settore sanitario. I numeri sono in crescita, certo – le infezioni sono triplicate nel 2017, secondo McAfee, mentre secondo Data Breach Investigations 2018 di Verizon riguarda la Sanità il 24 per cento degli attacchi “a ricatto” (ransomware), contro il 17 per cento dell'anno prima.

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Nuovo passo avanti verso il completamento del Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica per mettere in sicurezza le infrastrutture nazionali per la telecomunicazione in vista della realizzazione della rete 5G. Il Consiglio dei Ministri del 29 gennaio 2020 ha infatti approvato il decreto attuativo che rende operativo il Centro di valutazione e certificazione nazionale (Cvcn) e gli altri centri di valutazione (Cv) dei procedimenti di verifica e valutazione dei beni, sistemi e servizi di Information and Communication Technologies (Ict) che i soggetti inclusi nel Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica intendono acquisire, nel caso in cui da questi ultimi dipenda la fornitura di servizi essenziali ovvero l’esercizio di una funzione essenziale dello Stato.

Trasparenza su beni e reti, redazione di una completa analisi dei rischi, controllo sugli acquisti di tecnologia e apparati, notifica di attacchi cyber entro 6 ore. Sono questi, in sintesi, gli obblighi a carico delle imprese rientranti nel perimetro di difesa cibernetica nazionale, previsti dal decreto legge 105/2019 e dai successivi decreti attuativi in fase di definizione o varati, come il decreto legge sull'agenzia per la cybersecurity. Energia, trasporti, telecomunicazioni, pubbliche amministrazioni e tutti i servizi essenziali dipendono dalle tecnologie informatiche e digitali e la loro sicurezza è un obiettivo prioritario. Vediamo, dunque, che cosa devono fare le imprese.

Il DPCM del 14 aprile 2021, n. 81 introduce il Regolamento in materia di notifiche degli incidenti aventi impatto su reti, sistemi informativi e servizi informatici afferenti al Perimetro, di cui all'art. 1, comma 2, lettera b), del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105, e in materia di misure volte a garantire elevati livelli di sicurezza (di seguito "Regolamento").

Mille incidenti informatici trattati, 129 progetti di cybersecurity finanziati, 67 misure per l’affidabilità delle infrastrutture digitali realizzate, 5 missioni internazionali, 19 incontri bilaterali, 27 riunioni del Nucleo di cybersicurezza, sono solo alcuni dei numeri che si possono leggere nella relazione annuale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, ACN. La relazione, prevista dalla legge istitutiva e appena comunicata alle Camere, fornisce una panoramica sulle attività, i dati e le progettualità dell’ACN per il periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.

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Mercoledì, 17 Novembre 2021 09:35

Privacy & Cybersecurity: la relazione annuale di Enisa

Lo scorso 27 ottobre è stato pubblicata la relazione annuale di Enisa (Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione), l'ente costituito a livello europeo che contribuisce allo sviluppo della cultura della sicurezza delle informazioni e delle reti a beneficio dei cittadini, dei consumatori, delle imprese e del settore pubblico europei.

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Cyber e Privacy Forum 2023, il trailer dell'evento

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