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EU-US Data Privacy Framework: un gigante dai piedi d'argilla

EU-US Data Privacy Framework: un gigante dai piedi d'argilla

Salutata da molti con comprensibile scetticismo, la decisione di adeguatezza adottata dalla Commissione UE lo scorso 10 luglio intende riportare un cielo sereno sopra i trasferimenti dei dati verso le imprese titolari/responsabili stabilite negli USA, trasferimenti 'funestati' tre anni fa e per la seconda volta da una sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, la c.d. “Schrems II” del 16 luglio 2020, che invalidò il Privacy Shield.

Quando un attacco cyber è una tragedia

Quando un attacco cyber è una tragedia

Quella che ha raggiunto la sua acme drammatico la scorsa settimana è la storia dell’attacco ransomware che ha colpito le scuole pubbliche di Minneapolis lo scorso marzo. I criminali avevano chiesto un riscatto di un milione di dollari per non divulgare le informazioni sottratte che riguardavano i dipendenti e soprattutto gli oltre 30 mila studenti, nella stragrande maggioranza minorenni.

Portafoglio di identità digitale europea: altro importante passo in avanti

Portafoglio di identità digitale europea: altro importante passo in avanti

Lo scorso 29 giugno la Commissione europea ha accolto con favore l'accordo politico provvisorio del Parlamento europeo e del Consiglio dell'UE sugli elementi principali della proposta relativa a un quadro giuridico per un'identità digitale europea (eIDAS 2). L'elemento innovativo fondamentale di questo quadro è che esso offrirà un portafoglio di identità digitale personale sotto forma di un'applicazione mobile pratica e sicura, il che consentirà a tutti i cittadini, i residenti e le imprese dell'UE di accedere in modo affidabile ai servizi online pubblici e privati in tutta Europa.

Basta scuse: la protezione dei bambini nelle piattaforme digitali deve essere una priorità

Basta scuse: la protezione dei bambini nelle piattaforme digitali deve essere una priorità

Per iscriverti devi inviare una foto al gestore del canale. Deve essere un nudo. Accettiamo solo utenti tra i 12 e i 17 anni”. E, ancora, “Accettiamo solo bambine tra i 5 e i 17 anni. Inizia a avere sesso in chat con il gestore del canale”. Sono solo alcuni dei titoli di gruppi – server in gergo – attivi su Discord, una delle più popolari app di comunicazione online al mondo identificati in un’inchiesta tanto bella quanto raccapricciante della NBC News.

La privacy a presidio del minimo etico

La privacy a presidio del minimo etico

Negli ultimi tempi, l’etica si professa tanto ma si pratica poco. L’essere umano nel luogo di lavoro è normalmente considerato una “risorsa”, un “asset” da “gestire”. A 50 anni, se non è più utile all’organizzazione in cui lavora diventa un’“esubero”. Al di fuori del luogo di lavoro, quale consumatore, diventa “target” delle “campagne” di marketing, che, come ben sa chi ha svolto il servizio militare, designa i bersagli dei bombardieri o dei pezzi di artiglieria. In ogni caso, sembra che la persona fisica venga essenzialmente considerata come uno strumento per far funzionare il sistema economico produttivo.

Intelligenza Artificiale fuori controllo: il problema non è solo etico ma anche giuridico

Intelligenza Artificiale fuori controllo: il problema non è solo etico ma anche giuridico

Una recente notizia battuta dalle principali agenzie di stampa riporta che un avvocato di New York è accusato di aver riportato come precedenti in una causa (c.d. “stare decisis”) diverse sentenze inesistenti reperite a suo dire attraverso la piattaforma di intelligenza artificiale ChatGPT.

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