Più che nativi digitali, sono disagiati digitali
Ragazze e ragazzine violentate da altri ragazzi e ragazzini con lo smartphone tra le mani per filmare tutto, filmare la violenza animale del branco, filmare il dolore come se si fosse su un set cinematografico con l’ansia di condividere quei video, quelle scene, quelle tragedie via social. Siamo davanti a un’autentica emergenza innanzitutto culturale ed educativa ma anche davanti a un fallimento regolamentare.