
Per chi si occupa di dati, il 2020 doveva essere il solito anno tumultuoso in cui analizzare nuovi databreach, decisioni e provvedimenti, che effettivamente si sono verificati. Ma il Covid-19 ne ha stravolto l’agenda.
Tracciamenti, geolocalizzazioni, anonimizzazione dei dati dei contagi sono solo alcune delle parole che hanno investito il mondo della privacy, e sono diventate prioritarie per quello del data protection e delle tecnologie.
Così la pandemia ha toccato le corde sensibilissime della privacy del cittadino-paziente: quelle che fanno vibrare la sfera più intima della salute individuale, da una parte, e quella statale della sanità pubblica, dall’altra.
Oggi DPO, avvocati, esperti di diritto delle tecnologie, ma anche capi del personale, direttori e dirigenti di aziende sanitarie pubbliche e private sono direttamente coinvolti in una grande prova di resistenza ed equilibrio: perseguire l’interesse pubblico generale e insieme garantire i diritti del singolo.
A cura di: Rosario Imperiali d'Afflitto, avvocato, vive a Milano, dove negli anni ’80 fonda e dirige il think tank Studi Giuridici di IBM. Esperto in diritto delle tecnologie, oggi guida il suo studio legale e House of Data Imperiali, con cui implementa nuovi servizi per le aziende e realizza indagini e ricerche. Pubblica ogni anno saggi e analisi, e dirige la collana del settimanale Servizio di Informazione Giuridica della piattaforma digitale www.houseofdataimperiali.com.
Editore: Ayros (2021)
Formato: Volume di 320 pagine