NEWS

Dalle recenti maxi sanzioni inflitte a Meta una importante lezione per i DPO

Dalle recenti maxi sanzioni inflitte a Meta una importante lezione per i DPO

Come è noto, uno dei nodi importanti affrontato dal GDPR è stato quello di assicurare che fossero chiari i rapporti tra le autorità di protezione dei dati dei vari paesi, sia sotto il profilo della ripartizione delle competenze tra esse, che sotto quello della conformità dei criteri adottati per applicare le norme del Regolamento UE, e sia per gli aspetti relativi alla qualificazione degli eventuali trattamenti illeciti di dati, che alla definizione delle sanzioni da adottare.

Per lo sviluppo sostenibile della società digitale la privacy deve essere davvero inclusiva

Per lo sviluppo sostenibile della società digitale la privacy deve essere davvero inclusiva

Che la privacy sia un diritto fondamentale è diventato ormai uno slogan che siamo abituati a sentire risuonare come un mantra, ma anche se l’art.8 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea afferma che “ogni persona ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che la riguardano”, la realtà della società digitale attuale è purtroppo ben diversa.

L’utilizzo sconsiderato di intelligenze artificiali mette a rischio i dati biometrici, soprattutto dei minori

L’utilizzo sconsiderato di intelligenze artificiali mette a rischio i dati biometrici, soprattutto dei minori

Dalla fantascienza alla realtà, ormai le intelligenze artificiali hanno invaso le nostre vite, e non sono più fonte di sorpresa quanto piuttosto di curiosità.  Lo sdoganamento dell’utilizzo di intelligenze artificiali per attività frivole come, ad esempio, modificare la propria immagine, può provocare gravi conseguenze, se viene fatto senza tener conto dell’importanza di tutelare la propria immagine da trattamenti che potrebbero implicare anche la raccolta dei dati biometrici. In particolare, sta spopolando, soprattutto tra i più giovani, un bot su Telegram per trasformare la propria foto in un cartone Manga.

Dati in vendita? Il rischio è rendere i diritti negoziabili

Dati in vendita? Il rischio è rendere i diritti negoziabili

Attorno al tema della valorizzazione economica dei dati personali, negli ultimi mesi, si è sviluppato un dibattito interessante e attuale, ma, per certi versi, sorprendente. In parole semplici, ci si chiede se, e a quali condizioni, si possa riconoscere un valore economico a informazioni come il nome, le abitudini di acquisto, le preferenze di navigazione, i gusti, le aspirazioni. Non sfugge a nessuno come al giorno d'oggi, le nostre vite, il business delle aziende e l'azione delle pubbliche amministrazioni hanno a che fare con la circolazione e il trattamento dei dati.

Una civiltà digitale che oggi non tiene conto dei diritti privacy dei cittadini svantaggiati rischia di condannare al fallimento lo sviluppo tecnologico futuro

Una civiltà digitale che oggi non tiene conto dei diritti privacy dei cittadini svantaggiati rischia di condannare al fallimento lo sviluppo tecnologico futuro

L’ampia analisi condotta da Federprivacy sui rapporti tra i siti web e la tutela dei diritti privacy nel mondo digitale merita di essere considerata con la massima attenzione. Essa è tutta incentrata sulle misure adottate da un corposo e molto articolato insieme di siti web in ordine al dovere dei titolari di trattamenti di dati personali di assicurare agli interessati una adeguata informativa privacy, completa di tutti i riferimenti normativi. Una informativa che, sia nel quadro del GDPR che degli altri documenti e Regolamenti della UE, deve essere facilmente accessibile e comprensibile da tutti i destinatari, e cioè almeno da parte di tutti gli interessati.

Innalzare a 16 anni l’età minima per prestare il consenso al trattamento dei dati personali online

Innalzare a 16 anni l’età minima per prestare il consenso al trattamento dei dati personali online

Alzare la maggiore età digitale a 16 anni (dagli attuali 14); social e app costrette a verifiche effettive dell'età di chi li usa; estendere ai baby influencer le tutele del lavoro minorile; proteggere i minori da genitori e parenti, troppo social, che spiattellano foto sulla rete. Questo il poker di proposte formulate dall'Agia, Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, Carla Garlatti, che ha scritto al Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, per segnalare le questioni da affrontare con urgenza.

25 maggio 2023: il Privacy Day Forum al CNR di Pisa nel giorno del 5° anniversario del GDPR

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy