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La scure del Garante della Privacy si abbatte su Altroconsumo: violato il GDPR nelle attività di telemarketing
Non sono esenti dalle sanzioni del Garante della protezione dei dati personali neppure le associazioni che di solito tutelano esse stesse i cittadini e li difendono dalle violazioni in materia di privacy. Lo ha sperimentato Altroconsumo, che ha ricevuto una multa da 100.000 euro dall’autorità di Piazza Venezia.
Lotta al telemarketing illegale: ‘momento di voltare pagina definitivamente’
Sono oltre 4.000 le segnalazioni che i cittadini inviano al Garante per la protezione dei dati personali ogni mese. Il fatto è stato reso noto in occasione di un convegno a cui hanno partecipato Maria Cristina Cafini, presidente del Co.Re.Com Lazio, Guido Scorza, componente del Collegio del Garante, e Riccardo Acciai, direttore del Dipartimento reti telematiche e marketing della medesima autorità.
Marketing telefonico a 2 binari con opt-out per le chiamate con operatore e opt-in per le chiamate automatizzate
Doppio binario per il marketing telefonico: opt-out per le chiamate con operatore e opt-in (consenso preventivo) per le chiamate automatizzate. È questa la maggiore tutela per gli utenti, che ha convinto il Garante della privacy, presieduto da Pasquale Stanzione, a dare (con provvedimento n. 3 del 13/1/2022) parere favorevole alle modifiche allo schema di regolamento sul cosiddetto registro delle opposizioni alle chiamate indesiderate.
Marketing: da sanare i contratti conclusi senza consenso in violazione del GDPR
Da sanare i contratti conclusi in violazione della privacy. È illecito prendere in carico l'ordine del cliente, contattato con una telefonata commerciale, se non ha dato a monte il consenso a riceverla. L'impresa deve sanare la situazione confessando al cliente la violazione originaria e chiedendo, se, nonostante ciò, intenda confermare la fornitura. È quanto affermato dal Garante della privacy nell'ingiunzione n. 183 del 13/4/2023, che fa discendere gravi conseguenze contrattuali dalle pratiche di telemarketing abusivo.
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Marketing: stangata del Garante Privacy a Tim con una sanzione di 27 milioni e 800 mila euro
Il Garante per la privacy ha irrogato a Tim spa una sanzione di 27.802.946 euro per numerosi trattamenti illeciti di dati legati all’attività di marketing. Le violazioni hanno interessato nel complesso alcuni milioni di persone.
Marketing: stop a chiamate sui cellulari e invio pubblicità per posta cartacea con il nuovo Registro delle Opposizioni
Al via da mercoledì 27 luglio 2022 il nuovo Registro Pubblico delle Opposizioni promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico per permettere ai cittadini che desiderano tutelare la propria privacy di esprimere il proprio diritto di opposizione al marketing per non ricevere più chiamate promozionali sul cellulare da parte dei call center o materiale pubblicitario tramite posta cartacea.
Milioni di telefonate e sms inviati illecitamente, il Garante privacy blocca Vodafone
Vodafone non potrà più inviare sms o effettuare chiamate per finalità di marketing a chi non abbia manifestato uno specifico consenso o abbia addirittura chiesto di non essere più disturbato con offerte commerciali. La società telefonica dovrà inoltre ridefinire le proprie procedure interne nella gestione dei dati utilizzati per le campagne promozionali.
Multa di 840mila euro a Telecom per telemarketing senza consenso
Il Garante per la privacy ha ordinato a Telecom Italia il pagamento di una sanzione amministrativa di 840.000 euro per aver effettuato telefonate promozionali senza consenso nei confronti di tutti gli ex clienti che non avevano dato l’autorizzazione a ricevere chiamate commerciali o l’avevano revocata. Con questa campagna pubblicitaria la società intendeva verificare un loro eventuale cambiamento di interesse.
Niente telefonate dopo cena e nei festivi tra le novità del nuovo codice di condotta sul telemarketing
Niente telemarketing dopo cena o di domenica; obbligo del call center di dire dove è stato preso il numero di telefono; inserimento veloce nelle liste nere di chi non è interessato o revoca il consenso alle chiamate. Sono alcune delle novità inserite nel codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling, approvato dal Garante della privacy (provvedimento n. 70 del 9 marzo 2023).
Non è lecito fare telefonate promozionali a delle persone solo perché il loro numero è pubblicato su internet
Il fatto che dei numeri di telefono siano pubblicati su elenchi online o facilmente recuperabili su internet non significa che siano liberamente utilizzabili per effettuare telefonate agli abbonati per promuovere i servizi della propria attività commerciale, e il fatto che gli operatori violino la privacy delle persone “in buona fede” non è una giustificazione accettabile.