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E-privacy, in arrivo il nuovo Regolamento Ue

Il nuovo regolamento Ue sulle e-privacy intensificherà l’impatto del Gdpr in Europa. A dirlo un’analisi di McKinsey, che accende appunto i riflettori sulle norme che abrogheranno e sostituiranno l’attuale direttiva Ue sulla e-privacy (Privacy and Electronic Communications Directive, nota come ePrivacy Directive) entro la fine del 2019 o l’inizio del 2020.


Le nuovi disposizioni riguarderanno i dati memorizzati o inviati da apparecchiature dell’utente finale quali telefoni, tablet e computer (compresi i cookie, gli Id dei dispositivi e altri software di identificazione) e i metodi utilizzati per contattare i clienti attraverso le reti di comunicazione elettronica a fini di commercializzazione diretta.

Tutti queste novità, secondo McKinsey, indicano che il nuovo regolamento intensificherà l’impatto del Gdpr sulla maggior parte delle organizzazioni. Il Gdpr sta già avendo un effetto significativo: le ricerche di McKinsey indicano che le attività di marketing in Europa sono diminuite del 10% dalla sua introduzione. Alcune aziende, secondo la società di consulenza, incontrano difficoltà nel rivolgersi alla loro attuale base clienti, con un tasso di sottoscrizione (opt-in) pari o inferiore al 20%. Il regolamento ePrivacy introdurrà norme ancora più severe.

In questo quadro come si possono attrezzare le aziende devono per essere compliant con il nuovo regolamento, pur mantenendo una forte attenzione alle loro attività? Quattro le mosse chiave:

- Creare un team di marketing interfunzionale
- Assumere un ruolo attivo nello sviluppo del regolamento
- Ottimizzare i customer journey per ottenere il consenso a un futuro contatto
- Fare della privacy un elemento di differenziazione competitiva

Il nuovo Regolamento e-privacy, che prevede una disciplina adeguata ai nuovi mezzi di comunicazione e in linea al Gdpr, di cui sposa anche il concetto di uniformità normativa e applicativa in tutti i Paesi dell’Unione, nell’art.8.1, affrontando il tema dei cookie, stabilisce che l’installazione degli stessi sul device dell’utente potrà avvenire a condizione che il consenso sia espresso e informato. Non sarà dunque prevista la possibilità di ricorrere allo scroll della pagina web per esprimere il proprio consenso al trattamento.

Fonte: Il Corriere delle Comunicazioni

Note Autore

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